mercoledì 15 giugno 2011

GRAZIE DI VERO QUORUM A TUTTA LA PROVINCIA DI AVELLINO!


Termina nel migliore dei modi la campagna referendaria "Pensiamo al Futuro". Termina con la consapevolezza che l'intera Irpinia ha risposto in maniera soddisfacente a questo epocale appuntamento con le urne. Il risultato, raggiunto grazie all'esternazione delle coscienze civiche, riaccende in ognuno di noi una speranza concreta, perché abbiamo avuto la dimostrazione che soltanto attraverso la partecipazione diretta alla Democrazia è possibile incidere in qualche modo sulla realtà. Questo traguardo è stato raggiunto anche e soprattutto attraverso l'impegno e la costanza delle giovani generazioni che attraverso l'ausilio del web hanno bypassato i media e le tv nazionali, mettendo in condizione gli elettori tutti di poter usufruire liberamente delle informazioni che sono circolate sulla rete. Il significato politico di questi Referendum deve far riflettere senza alcun dubbio la totalità della classe politica, trasversalmente, perché l'intero Paese nutre un'esigenza palpabile di ritornare ad essere protagonista del cambiamento. Ai giovani dunque le chiavi dell'avvenire per l'apertura di una nuova fase che ridia nuova linfa ai sogni e alle aspettative dell'Irpinia e dell'Italia.  

martedì 14 giugno 2011

MONTEMILETTO: UNA GRAN BELLA E TEMPESTOSA CANZONE POPOLARE


"Una canzone popolare, la più bella e “tempestosa” delle canzoni popolari. Così verrà ricordato questo referendum. Una canzone popolare, appunto, composta nelle piazze dalla gente, dai movimenti, dalle giovani coscienze; una canzone popolare formata da solo quattro note, quattro SI, una canzone popolare  scritta sul pentagramma del futuro!".
Lo sostiene in una nota Ciriaco Milano, esponente GD Montemiletto - componente direzione provinciale GD - "Ciò che sembrava un’ utopia - aggiunge - è diventata una solida realtà: ha vinto l’Italia, quella della gente, quella che vuole cambiare, quella che lotta e che ancora spera.
Un miracolo, non una magia, ma un vero miracolo. Un miracolo trasportato dal vento del cambiamento che già dalle scorse amministrative si avvertiva un po’ ovunque; una democratica e innovatrice brezza mattutina che si è trasformata in una tempesta, una  tempesta popolare di democrazia.
Perché si, questi referendum appena conclusisi, hanno avuto il sapore di un venticello di inizio primavera, un venticello che dovunque ha soffiato nella stessa direzione.
E così, seppur nel grazioso borgo di Montemiletto che per chi scrive è stato il terreno di battaglia alla difesa dei fatidici 4 SI, questo venticello non è mai nuovo, questa volta si intuiva avesse un sapore diverso; tirava un vento diverso, quello del cambiamento. Una fitta pioggerellina e qualche breve schiarita hanno accompagnato la fatidica ora X, le 15.00, ora di chiusura delle urne, ma già da mezzogiorno si poteva ben sperare: il quorum era ormai vicino e le aspettative erano più che positive.
Ed è così che si consumano gli spogli e non resta che festeggiare alla vittoria del SI, a quella di una comunità che ha sentito il bisogno di dire la sua, a quella di un’Irpinia che finalmente si è rialzata, a quella di un’Italia che ha smesso di reggere la sedia all’ ”imperatore”.
Una festa popolare come popolare è stata la macchina organizzativa di questi referendum, una macchina che, senza distinzioni politiche e partitiche, ha riunito sotto  la bandiera del cambiamento ogni singola coscienza; un treno verso il futuro sul quale molti, ma non tutti, hanno avuto il coraggio di salire.
Perché si i numerosi inviti all’astensione che questo Governo, che ormai non è più maggioranza, ha perpetrato avevano creato non poche preoccupazioni sull’effettivo pronunciarsi della democrazia. Un risultato elettorale positivo di cui farsi vanto ma da non strumentalizzare; un risultato di cui ognuno deve essere fiero e da cui ognuno deve ripartire.
Un SI ad un’Italia diversa che deve inorgoglirci e farci prendere coscienza che l’azione, a lungo è premiata; un monito alle nuove generazioni che, giunto a due giorni di distanza dal 27esimo anniversario della morte di Enrico Berlinguer, storico leader del PCI, sembra dire, con le parole dello stesso onorevole segretario, che “se i  giovani si organizzano, si impadroniscono di ogni ramo del sapere e lottano con i lavoratori e gli oppressi, non c'è scampo per un vecchio ordine fondato sul privilegio e sull'ingiustizia.”
Si è posto fine, infatti, con questo appuntamento referendario, ad una concezione vecchia di vedere la democrazia e lo Stato che non può, quest’ultimo, non mettere la persona al centro di ogni discussione programmatica e considerarla in tal modo fine e mai mezzo.
Si è posto fine ad un retrogrado modo di intendere la vita pubblica, a partire dai beni comuni come l’acqua che devono restare al servizio della collettività, passando per una politica energetica che guardi realmente al futuro e, per finire, con il ribadire che il più noto ma sconosciuto a questo Governo, principio della democrazia e cioè che “La legge è uguale per tutti”, gli italiani non vorranno mai boicottarlo.
4 SI che concludono una delle più  brutte fasi dell’Italia post-bellica e ne iniziano una nuova che troverà la sua linfa vitale proprio in chi quest’epoca buia ha avuto il coraggio di annientarla:  una nuova epoca, però, ancora da costruire, una nuova epoca che dovrà ancora sconfiggere, per potersi realizzare in pieno, una mentalità distorta che si è impossessata di ogni angolo della società.
Un duro lavoro, quindi, quello che ci attende, un risultato di cui deve farsi carico l’intera compagine riformista: investire fino all’ultima energia sarà pertanto, la prerogativa, affinché la vittoria a questi referendum non finisca per diventare un  piacevole ricordo.
“Ci sono miracoli che può farli soltanto Dio. Ci sono cambiamenti che tocca invece farli agli uomini. E quando avvengono, sembrano anch'essi miracoli. Soltanto che invece di miracoli li chiamiamo rivoluzioni!”. Quella che si è consumata in questi due giorni è stata una vera ondata  rivoluzionaria, un vento che è diventato tempesta, un futuro lontano che sta diventando sempre più un piacevole presente!".

CASTELFRANCI: "I PAZZI ERAVAMO NOI..."


I pazzi eravamo noi quando abbiamo iniziato crederci …

I pazzi eravamo noi quando  semplicemente parlandone, abbiamo lottato contro la disinformazione e il colpevole silenzio …

I pazzi eravamo noi quando dicevamo che ci sarebbe stata una rivoluzione nella coscienza civile che avrebbe rinvigorito gli animi …

I pazzi eravamo noi quando eravamo convinti che si trattasse di qualcosa cha aveva una straordinaria importanza …

I pazzi eravamo noi che siamo andati avanti senza che nessuno ci coprisse le spalle, che andavamo in giro a parlare senza i “potenti mezzi” …

I pazzi eravamo noi quando credevamo che ci saremmo fatti capire spiegando ad ogni singola persona le nostre ragioni …

I pazzi eravamo noi quando credevamo che i Movimenti e le Organizzazioni  sarebbero riusciti a portare nuova linfa alla coscienza civile …

I pazzi eravamo noi anche quando credevamo che ci fosse una coscienza civile …

I pazzi eravamo sempre noi quando ci dicevano: “Siete giovani, si vede che credete ancora nei sogni, non c’è la farete mai” …

I pazzi eravamo noi quando eravamo convinti che noi giovani potevamo farcela, potevamo farci sentire a lo avremmo fatto accompagnati dai nostri padri e le nostre  madri …

I pazzi eravamo noi quando sapevamo che  ci sarebbe stato un forte senso del dovere in chi ha voluto decidere del proprio futuro, in chi ha deciso di dire basta a un piano scellerato di sviluppo energetico di questo paese , in chi ha voluto ricordare che “la legge è uguale per tutti” …

I pazzi siamo tutti noi, il 57 % di Italiani che con 4 Sì abbiamo espresso il nostro dissenso …

Pazzie come questa, che hanno il coraggio di affrontare le sfide e lo scetticismo dei vili, diventano il genio dei folli, di un 57% di folli …

E se oggi ci fosse ancora ancora qualcuno che non avesse capito o facesse comodamente e colpevolmente finta di non capire e di non vedere ... beh ... Forse  è ancora più Pazzo di noi !!!

lunedì 13 giugno 2011

REFERENDUM: HANNO VINTO GLI ITALIANI


Il Coordinamento Ambiente – Sociale – Legalità della Segreteria Provinciale dei Giovani Democratici ringrazia tutti i Circoli dei Giovani Democratici presenti in Provincia di Avellino per il lavoro fattivo messo in essere durante la campagna referendaria “Pensiamo al Futuro” e i Comitati e le forze politiche che hanno contribuito con responsabilità ad un risultato storico.
La Provincia di Avellino con il 54,13% di affluenza alle urne (poco sotto la media nazionale che si attesta al 57%) contribuisce fattivamente al raggiungimento dei quorum e alla causa nazionale, dunque un ringraziamento particolare va a tutti i cittadini per la loro partecipazione attiva e per aver compreso l’importanza della partita che il nostro Paese ha inteso giocarsi con questi quattro quesiti referendari.
Gli spogli sono ancora in atto ma già dai primi dati che ci pervengono dal web il risultato appare palesemente chiaro, i cittadini con consapevolezza si sono espressi nel merito favorevolmente sulla gestione pubblica dei servizi idrici, sulle rinnovabili e su una giustizia uguale per tutti.
A questo punto è obbligatoria una riflessione seria e oggettiva sul voto per non svilire i risultati raggiunti trasversalmente, perché il Referendum rappresenta l’opinione di tutti gli Italiani, dunque sarebbe utile non incorrere negli errori di sempre ed evitare l’utilizzo strumentale di tale responso. L’aver abrogato queste norme deve spingere la politica tutta ad affrontare seriamente il nodo cruciale politico e programmatico delle questioni che hanno spinto i cittadini ad una mobilitazione capillare.
La vittoria è di tutti gli Italiani e questo Referendum, considerando le soglie alte di astensione nei passati appuntamenti con la Democrazia, ha fatto emergere uno spaccato importante della società che non ha più intenzione di rimanere a guardare un Paese sull’orlo del baratro. Ora non resta che rimboccarsi tutti le maniche e mettersi fin da subito a lavoro per programmare un futuro concreto e dare delle risposte fattive a tutti gli italiani.

IL QUORUM NON E' PIU' UN TABU'



Sembrava impossibile potesse capitare, invece è successo veramente: il quorum non è più un tabù. Non per caso è certo, ma grazie alla volontà di quegli italiani che hanno scelto di andare a votare al Referendum" - queste le parole di Giuseppe Mercurio, segretario provinciale GD Avellino. "Restiamo in attesa dei risultati definitivi - continua Mercurio - ma siamo più che fiduciosi. Ancora una volta questa Italia ha emesso la sua sentenza nei confronti delle scelte e delle indicazioni di questo Governo: RESPINTE! Era dal 1995 che il ricorso allo strumento referendario non riusciva ad incidere nella scelta degli indirizzi di politica nazionale ma, il lungo ciclo si è interrotto. Evidentemente, il vento sta cambiando davvero. C’è un popolo fatto di giovani, uomini e donne, che ha deciso di tornare ad essere protagonista e autore del proprio futuro e non accettare più supinamente le scelleratezze imposte da questa maggioranza. Con il voto di oggi abbiamo scelto di ripristinare le regole e curare la salute di una democrazia malata in cui il parlamento è stato svuotato di tutte le sue funzioni. Alla conclusione dello spoglio il centrodestra sarà sconfitto ben cinque volte e dovrà prendere necessariamente atto che il suo percorso sarà terminato grazie a 100 milioni di SI. A nulla varranno le mani in avanti dei tanti onorevoli che in queste ore si sono affrettati a spoliticizzare la volontà e il giudizio degli italiani. Ieri, oggi e domani, l’Italia s’è desta!

I QUORUM SONO VICINI: CERCHIAMO DI FARE UN ULTIMO SFORZO!



LE PROIEZIONI DELLE PERCENTUALI DI AFFLUENZA ALLE URNE DIRAMATE DAL MINISTERO DELL'INTERNO E DAI MEDIA RIGUARDANO PER ORA SOLTANTO GLI AVENTI DIRITTO AL VOTO RESIDENTI IN ITALIA E NON COMPRENDONO GLI ITALIANI RESIDENTI ALL'ESTERO.

PER AVERE LA CERTEZZA DEL RAGGIUNGIMENTO DEI QUORUM LA SOGLIA E' FISSATA INTORNO AL 53%.

DUNQUE CERCHIAMO DI INVITARE GLI AMICI CHE NON L'HANNO ANCORA FATTO AD ANDARE A VOTARE ATTRAVERSO UN SMS O UNA TELEFONATA.
 
E’ POSSIBILE VOTARE ENTRO LE ORE 15:00.

venerdì 10 giugno 2011

ATRIPALDA: I GIOVANI DEMOCRATICI, DOMENICA E LUNEDI SONO A DISPOSIZIONE DELLA CITTADINANZA


I Giovani Democratici del circolo di Atripalda esortano l’intera comunità atripaldese a partecipare ai referendum del 12 e 13 Giugno. Quattro SI ai quattro quesiti: per dire NO alla privatizzazione dei servizi idrici; per dire NO all’intenzione di trasformare un bene essenziale ed inalienabile come l’acqua in un prodotto di mercato; per dire NO a vecchie e nuove centrali nucleari in Italia, Campania o in Irpinia; per dire NO ad una giustizia che non sia uguale per ognuno. 
Il 12 e 13 Giugno noi voteremo SI ai quesiti 1 e 2 perché crediamo che l’acqua sia un bene dell’umanità da tutelare e razionare; perché la privatizzazione è un affare per pochi e non risolve i problemi di manutenzione; perché laddove si è privatizzato il servizio idrico, le tariffe sono aumentate in modo inversamente proporzionale alla qualità del servizio erogato; perché le multinazionali non investono nelle piccole realtà, avendo come obiettivo il mero profitto; perché la rendita in borsa del petrolio è del 29% mentre quella dell’acqua è del 35%. 
Il 12 e 13 Giugno noi voteremo Si al quesito 3 perché riteniamo che l’attuale tecnologia nucleare non garantisca alcun margine di sicurezza, in particolare su di un territorio a rischio sismico come è l’Italia; perché proprio l’Italia è ricca di fonti energetiche rinnovabili e riteniamo sia un errore non investire su di esse, come stanno facendo invece altri paesi europei (la Germania entro il 2020 dismetterà ogni centrale nucleare ancora attiva); perché le scorie radioattive sono letali e la questione rifiuti nucleari presenta ancora molte zone d’ombra; perché gli agenti radioattivi provocano tumori, leucemie e malformazioni genetiche. 
Il 12 e 13 Giugno noi voteremo Si al quesito 4 perché ci hanno insegnato che la Legge è uguale per tutti; perché chi è chiamato a governare il Paese deve agire con responsabilità e trasparenza e per l’interesse dell’intera nazione e non del singolo. 
Tutti questi motivi ci hanno spinto a credere fortemente in questa battaglia di libertà e di civiltà per il bene del nostro paese. 
Abbiamo deciso, inoltre, di attivare un servizio nell’interesse della nostra comunità, mettendo a vostra disposizione un numero al quale chiamare nell’eventualità siate impossibilitati a recarvi autonomamente al seggio, ci faremo carico noi del trasporto e di ogni altra esigenza. 
Il nostro numero è: 388/3290417 
Votare è un diritto di ogni singolo cittadino, non lasciamo che gli altri decidano per noi.

mercoledì 8 giugno 2011

AVELLINO, CIRCOLO MONICELLI: GAZEBO E BICICLETTATA PRO REFERENDUM CON FDS, SEL E UDS


Il circolo cittadino dei Giovani Democratici “Mario Monicelli”, di Rifondazione Comunista “Ernesto Che Guevara” e di Sinistra Ecologia e Libertà, con la collaborazione dell’Unione degli Studenti, organizzano per domani sera (Giovedì 9 giugno) una biciclettata a partire dalle ore 19:00 davanti alla Villa Comunale di Avellino per sensibilizzare la gente in vista dell’importante appuntamento Referendario di domenica e lunedì. 
Abbiamo deciso di concludere insieme questa campagna elettorale mostrando dal basso un’unità d’intenti importante su temi così delicati come l’acqua, le energie rinnovabili e la difesa della Carta Costituzionale e convergendo a fine di singoli percorsi che ci hanno portato ad essere quotidianamente in tutte le piazze della nostra provincia per promuovere i quesiti referendari. Questa biciclettata vuole essere ampia e trasversale, perché ricordiamo che i Referendum non sono di quel o quell’altro partito: sono di tutti i cittadini! Quindi speriamo in una grande partecipazione e adesione. 
Tutti i cittadini interessati potranno partecipare con la propria bicicletta, intanto nello spazio antistante la villa comunale sarà allestito un gazebo per permettere a tutti di raccogliere materiali e informazioni sui quattro quesiti.

SOLOFRA: REFERENDUM, PENSA CHE PUOI DECIDERE ANCHE TU!


E' in programma per il nove giugno l'incontro dibattito promosso dai Giovani democratici su referendum e primarie. All'appuntamento saranno presenti il capogruppo in consiglio comunale del pd Enzo Clemente e la segretaria dei Giovani Democratici Francamaria Pandolfelli. Un modo per ribadire la necessità innanzitutto di andare a votare per i referendum e di scegliere i 4 "si" ai quesiti. E poi c'è la questione delle primarie. La città di Solofra il prossimo anno sarà chiamata a scegliere il nuovo sindaco. E proprio il consigliere Clemente ha lanciato l'idea delle primarie per aprire al rinnovamento. 


martedì 7 giugno 2011

MONTEMILETTO: PARTECIPA AI REFERENDUM, PERCHE' LIBERTA' E' PARTECIPAZIONE!


Il 12 e 13 Giugno siamo tutti chiamati ad esprimerci sui quattro quesiti referendari, questioni di straordinaria importanza per il nostro Paese e per il nostro Futuro. Ma il 12 e 13 Giugno sarà permolti giovani anche il primo appuntamento elettorale, la prima occasione per poter dire finalmente la loro, per far valere il loro pensiero liberamente e convintamente.
Siamo consapevoli però che le principali emittenti televisive italiane non hanno dato la giusta considerazione e il dovuto risalto a queste quattro questioni di importanza "epocale" su cui dobbiamo scegliere; siamo preoccupati pertanto che la cattiva e deviante informazione che ha regnato in questi mesi, insieme alla furbata del governo nazionale dei non accorpare i Referendum almeno ad una delle due tornate elettorali di Maggio, sarà letale per il raggiungimento del quorum, indispensabile per la validità del risultato referendario. E' per questo che chiediamo ai giovani di difendere il pronunciarsi della Democrazia, di recarsi alle urne, di non permettere agli altri di scegliere per loro, di gridare "presente" a quella che è una vera e propria battaglia di civiltà, la prima che vedrà i giovani ufficialmente protagonisti e che è il risultato di una partecipazione collettiva, partita dal basso, di oltre un milione e quattrocentomila ragazzi e ragazze di tutt'Italia.
Si tratta di decidere se l'acqua debba essere un bene comune, e quindi gestita in maniera libera, garantendone l'accessibilità a tutti, l'equità delle tariffe e la massima qualità ed efficienza o debba diventare oggetto di profitto, mercein vendita al servizio dei grandi capitali finanziari; se è giusto persistere in una politica energetica sbagliata, come quella del nucleare che, non solo non risolve i problemi energetici del nostro Paese ma che comporta gravi danni sulla salute umana; e infine se la legge deve continuare ad essere uguale per tutti, se chi è chiamato a governare questo Paese deve agire con responsabilità e trasparenza alla pari di ogni altro normale cittadino. 
Noi Giovani Democratici vogliamo un'Italia diversa da quella che oggi questo governo ci prospetta e per questo votiamo convintamente SI ai quattro quesiti referendari.
Due SI per l'acqua pubblica perché bisogna garantire libero accesso a questa risorsa preziosa che non può e non deve essere schiava di logiche di mercato, perché crediamo che l'acqua sia un diritto dell'umanità.
Un SI per dire definitivamente NO al Nucleare, perché questa è una proposta obsoleta che non risolve  i problemi energetici del nostro Paese, ma che viene sponsorizzata per puri interessi economici di privati, perché pensiamo che il futuro sia nelle energie rinnovabili e nella Green Economy.
Un SI perché il Legittimo Impedimento è anticostituzionale in quanto viola gli articoli 3 e 138 della Costituzione, perché chi governa deve governare per tutti e non per esigenze di autoconservazione del singolo, perché la legge è uguale per tutti.
Partecipa ai Referendum, perché libertà è partecipazione!


domenica 5 giugno 2011

REFERENDUM: QUALCHE INFORMAZIONE UTILE


In vista dei Referendum del 12 e 13 Giugno, lodevole iniziativa del Partito Democratico per l'esercizio del diritto di voto per gli studenti ed i lavoratori fuori sede: compilando on-line in tutte le sue parti il format presente sulla piattaforma mediatica del PD (CLICCA QUI), sarà possibile diventare Rappresentante di Lista presso le sezioni elettorali e poter dunque esprimere comunque la propria opinione rispetto alle tematiche referendarie.
E' necessario inoltre ricordare che le schede per i Referendum non vanno sovrapposte, perché avendo le caratteristiche proprie della carta carbone, mettendole una sopra l'altra si corre il rischio di annullare le altre mentre si vota la prima.

AVELLINO: GAZEBO INFORMATIVO DEL CIRCOLO MONICELLI



In vista degli importanti referendum del prossimo 12 e 13 Giugno il Circolo dei Giovani Democratici della Città di Avellino “Mario Monicelli”, alla luce anche del via libera dato dalla Cassazione in merito al quesito sull'energia nucleare, rende noto che Domenica 05 Giugno dalle ore 9:30 sarà allestito un gazebo nel centro della cittadina, lungo il Corso Vittorio Emanuele II, per cercare di informare le persone sull'importanza di andare a votare, in quanto è necessario superare il quorum del 50% + 1 degli aventi diritto al voto, e sulla bontà di scegliere 4 SI. Il primo SI è per abrogare il ricorso all'energia nucleare, considerando che non si sà ancora dove mettere le scorie e che in un Paese altamente sismico come il nostro sarebbe altissimo il rischio di una nuova Chernobil o una nuova Fukushima. Gli altri due SI sono per abrogare la privatizzazione forzata dei servizi idrici, la cui gestione deve essere pubblica e i cui costi tecnici non possono essere addebitati in bolletta al singolo cittadino, alla luce di un servizio che non andrebbe neanche migliorato. Infine il quarto SI è per accantonare il legittimo impedimento, che, forse, sarebbe meglio definire semplicemente "impedimento", visto che di legittimo alla possibilità di non presentarsi ai processi da parte delle 4 cariche maggiori dello Stato, non ci troviamo proprio nulla in un Paese la cui giustizia dovrebbe essere uguali per tutti, come ricorda la nostra Costituzione. Non parlandone molto le televisioni e i giornali, sentiamo il bisogno di intervenire direttamente, stando tra la gente e cercando di informare anche quelle persone che non si avvalgono del WEB e spingere tutti verso una battaglia che ci sembra di vitale importanza in un Paese civile, quale l'Italia è o dovrebbe essere. Invitiamo, pertanto, chiunque volesse a stare con noi ed aiutarci a venire lungo il Corso Vittorio Emanuele II, dove ci troverà impegnati con tanta voce e volantini.

MONTELLA: GD IN CAMPO PER LA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE


I Giovani democratici di Montella si mobilitano in vista della campagna referendaria del 12-13 Giugno, ancora di più in questi giorni successivi alla netta sconfitta del berlusconismo alle elezioni amministrative che hanno dimostrato come un forte cambiamento per il nostro paese sia ancora possibile. Il referendum del 12 e 13 Giugno, prosegue la nota dei Gd - sarà un altro grande banco di prova per dimostrare che nel paese c’è voglia di cambiamento e di partecipazione alla vita politica del paese.
I GD di Montella, seguendo anche la campagna di informazione provinciale “Pensiamo al futuro” che ha l’obiettivo di sensibilizzare il più possibile i cittadini della nostra provincia e dare un netto contributo al raggiungimento del quorum sostengono i 4 si per proteggere l’ambiente, la sicurezza, per evitare la possibilità di costruire nuove centrali nucleari, per impedire la privatizzazione di un bene comune come l’acqua, per una giustizia che si uguale per tutti.
I giovani democratici di Montella saranno impegnati in una campagna di sensibilizzazione e di informazione “porta a porta” e diverse iniziative nelle piazze e nelle vie del paese.
Bisogna votare SI per evitare la costruzione di nuove centrali nucleari,perché il nucleare di Berlusconi è vecchio, costoso e pericoloso, ancora di più in un paese dove si fatica a smaltire i rifiuti ordinari immaginiamo le scorie nucleari e sosteniamo la necessità di investire sulle energie pulite, sulla ricerca. Un doppio SI all’acqua pubblica, per ABROGARE le 2 leggi per la PRIVATIZZAZIONE dell’ ACQUA, perché un bene comune non può diventare un puro profitto, deve essere accessibile a tutti, un bene comune prezioso da tutelare, attraverso servizi trasparenti ed efficienti.
Bisogna votare SI per abrogarla legge sul “legittimo” impedimento, e ristabilire il principio dell’ eguaglianza di tutti i cittadini davanti la legge. SI ad una GIUSTIZIA EQUA, perchè in qualunque democrazia matura, sono i processi a portare alle dimissioni e non la politica a frenare la giustizia. Il 12 e 13 giugno VAI a VOTARE! rispondi SI!

venerdì 3 giugno 2011

ROCCABASCERANA : GD - PD - SEL INSIEME PER DIRE SI AI QUESITI REFERENDARI

 
Il vento è cambiato. Finalmente! In tanti, troppi forse, si stava radicando l'idea dell'impossibilità di un cambiamento di rotta per l'Italia e la speranza di poter superare il periodo di totale instabilità, che non ha lasciato intravedere questo governo, sembrava essere svanita quasi del tutto. Le recenti amministrative, che hanno visto il centro sinistra vincente in tutte le principali città italiane, hanno riaperto totalmente la partita. E' questo l' ulteriore ed inequivocabile segnale che le persone hanno bisogno di una politica concreta, empatica, comunicativa. Le lunghe critiche rivolte ai partiti del centro sinistra di assenza e mancanza di opposizione si sono rivelate in parte infondate. I dati amministrativi sono la prova di un' opposizione che ha lavorato fin ora in maniera costruttiva, ma che sicuramente oggi dovrà riorganizzarsi ancor meglio per dare avvio ad un nuovo percorso di crescita. Il centro sinistra non può venir meno a questo impegno ed importante compito. C'è la necessità di lavorare assieme. Quale occasione migliore quella dei referendum del 12 e 13 giugno.
E' questa l' aria che si respira a Roccabascerana, dove il Partito Democratico e Sinistra Ecologia e Libertà hanno deciso di lavorare in sinergia per affermare un secco dissenso alla politica delle privatizzazioni, un secco dissenso al nucleare come risposta ai piani energetici nazionali, un secco dissenso al legittimo impedimento ed infine alla privatizzazione della gestione dei servizi idrici. Domenica 5 giugno nelle piazze del comune di Roccabascerana, le nuove generazioni coadiuvate dai Giovani Democratici metteranno in essere un’attenta e scrupolosa sensibilizzazione dei cittadini rispetto alle tematiche che atterranno ai quattro quesiti referendari. Poi, nel pomeriggio alle 18.30 è previsto il dibattito: "Le ragioni dei nostri 4 SI" che vedrà intervenire diversi dirigenti di partito, dal vicesegretario provinciale del PD Francesco Todisco al consigliere provinciale del Centrosinistra Alternativo Amalio Santoro. Sarà un momento di riflessione importante per l'intera popolazione rocchese, che avrà la possibilità di confrontarsi su temi concreti ed importanti, per poter scegliere in maniera responsabile un futuro sostenibile, una realtà in cui la legge è e deve essere uguale per tutti, l'acqua è e deve rimanere un diritto dell'umanità da tutelare e le energie rinnovabili e la green economy siano gli strumenti migliori per far funzionare bene il nostro Paese.